Fondazione

Il 7 marzo 1909 un gruppo di amici borghigiani decise di fondare una nuova Associazione Sportiva, la Palestra Ginnastica Fortis Juventus. Gli otto soci fondatori erano borghigiani benestanti, possidenti, di cultura e con cariche di alto prestigio; si riunirono per la prima volta, nel salotto di casa Dallai in via San Francesco, dove decisero di fondare la nuova Società Sportiva.

I fondatori furono: l’Ing. Enrico Foà, Guido Cavini, il Prof. Luigi Cipriani, Edoardo Storai, Attilio Calosci, Luigi Dallai, Augusto Piattoli e Italo Conti. L’attività della Palestra Ginnastica Fortis Juventus iniziò subito con l’atletica e il podismo.

Nel 1910 la Società si trasferì nella nuova sede in Via Lapi dove si svolsero le elezioni per la formazione del nuovo Consiglio direttivo il quale decise anche i colori sociali: il bianco e il verde. Nel febbraio dello stesso anno, nell’attuale Piazza Dante, scese in campo la prima formazione ufficiale. In questi primi 10 anni, prima dell’avvento della Grande Guerra, la Società organizzò diverse partite amichevoli di calcio, con cittadine e paesi limitrofi oltre a gare ciclistiche, di atletica, di pugilato e di gin­nastica.

Dopo gli anni di inattività a causa della guerra la società riprese vigore agli inizi degli anni venti durante i quali, in mancanza di tornei veri e propri, furono disputate moltissime partite amichevoli, tornei locali e rionali.


Il 28 ottobre del 1928 fu inaugurato il Campo Sportivo Comunale “Romanelli”, disputando una partita amichevole contro il Dopolavoro Provinciale di Firenze, gara che terminò per tre a tre. Negli anni del Fascismo la società si era fusa con altre due realtà sportive del territorio, la Velox e il Ciclo Club Appenninico.

Negli anni trenta, sotto il regime fascista, ebbe un notevole vigore l’atletica privile­giata rispetto ad altre branche sportive. Durante quegli anni, al Campo Sportivo Littorio “Romanelli”, la squadra di calcio si fece grande onore prima nei Campionati ULIC e successivamente nei campionati FIGC, vincendo addirittura tre campionati nel 1932 nel 1934 e nel 1937.


Durante gli anni quaranta la seconda guerra mondiale limitò notevolmente l’attività sportiva in generale e anche la Fortis Juventus dovette ridimensionare i suoi impegni agonistici.

Quando finalmente la guerra terminò un gruppo di amici, che non avevano mai rinunciato ai colori biancoverdi, ricostitui­rono la Fortis Juventus 1909.

Gli anni cinquanta furono caratterizzati da continui cambiamenti al vertice della Società. Durante questi anni i campionati si susseguirono con piazzamenti decorosi. Da ricordare la bella vittoria nella stagione 1953/54 nel campionato di 1ª Divisione.

Due anni più tardi la Fortis Juventus retrocesse in seconda divisione andando incontro ad una crisi dirigenziale quasi insanabile.

Fortunatamente però, grazie a Gino Scappini detto il “Divo”, che non si perse mai d’animo nonostante le moltissime difficoltà, unito anche all’intervento di un gruppetto di sportivi e fedeli amici, si riuscì a salvare la società. Gli anni più gloriosi della sua prima parte di attività sono quelli a cavallo degli anni sessanta-settanta, con presidente prima Antonio Berretti e poi Giuseppe Maggi, le vittorie in serie nei campionati regionali si susseguono fino ad arrivare a conquistare la Serie D.

Da ricordare il campionato del 1966-67 che vide la Fortis Juventus 1909 terminare al primo posto appaiata all’Aquila Montevarchi, ci volle lo spareggio per decretare la vincente. Questo si svolse in campo neutro allo Stadio Comunale di Firenze, al cospetto di 10.000 spettatori, ironia della sorte anche questo terminò in parità (1-1), e soltanto il lancio di una monetina (non esisteva all’epoca la lotteria dei calci di rigore) decretò il passaggio alla categoria superiore dell’Aquila Montevarchi.

La compagine biancoverde di Borgo San Lorenzo si rifarà l’anno seguente, vincendo il campionato di competenza e salendo di categoria, conquistando così la meritata Serie D.

Nei primi anni ottanta la Fortis Juventus, guidata dal presidente Giovanni Cipriani e successivamente da Roberto Roselli, non vive stagioni particolarmente brillanti; la squadra milita infatti per molti anni nel campionato di seconda categoria, disputando numerosi derby con Barberino, San Piero, Vicchio, Audax Borgo, Firenzuola, Scarperia e Dicomano.

La svolta avviene nei campionati 87/88 e 88/89, anni che vedono la Fortis vincere prima il campionato di seconda categoria e successivamente, sotto la sapiente guida dall’allenatore Miro Morandi, il campionato di prima Categoria.

Nei primi anni novanta la squadra disputa vari campionati di Eccellenza, riuscendo, come risultato di maggior prestigio, a centrare le semifinali di Coppa Italia Dilettanti dopo aver battuto formazioni come l’Asti e la Pro Vercelli.

Nel susseguirsi delle stagioni, la Fortis affronta squadre blasonate, quali il Livorno, il Castelnuovo, il Grosseto e la Sangiovannese, oltre a contendersi numerosi ed accesi derby con Barberino, Sestese, Firenze Ovest e Rondinella.

La stagione 94/95 segna il ritorno in panchina dell’allenatore Piero Donatini, in grado di guidare la compagine bianco verde alla vittoria del Campionato, poi revocata da una sentenza della C.A.F. che assegna la vittoria al Chianciano. Tra le vittorie della Fortis sicuramente la più importante è quella ottenuta nella Coppa Italia Dilettanti nel 1996.

L’affermazione in Coppa permette alla Fortis Juventus 1909 di accedere di diritto al Campionato Nazionale dilettanti, cui la squadra prende parte sino alla stagione 1997/98, che segna la retrocessione nel Campionato Eccellenza. Nel marzo del 1999 la Fortis Juventus celebra i novanta anni dalla fondazione.

La perla della Fortis Juventus è la vittoria della Coppa Italia Dilettanti nel 1996. La squadra biancoverde dopo aver battuto alcune squadre della provincia (Antella e Barberino del Mugello), vinse anche con squadre della regione (Sansovino, Terranova Bracciolini e Volterra), battendo nella finalissima della Toscana il Grassina. Una volta superato l’ostacolo delle squadre toscane, la Fortis Juventus eliminò il Boca Bologna, campione dell’Emilia-Romagna, quindi il San Sisto di Perugia e successivamente l’Alpignano di Torino.

Nella finalissima nazionale la squadra biancoverde incontrò il Locri, campione della Calabria, che a sua volta aveva eliminato i campioni della Sicilia, della Campania e della Puglia, vincendo allo Stadio Romanelli per 1-0 con il gol del giovane attaccante Luzi. Pareggiando 0-0 la Fortis Juventus vinse la Coppa Italia Dilettanti laureandosi Campione d’Italia di Eccellenza.

 

Il Nuovo Millennio

Il nuovo millennio porta fortuna alla Fortis Juventus; infatti dopo un campionato durissimo e combattuto vinto con un solo punto di vantaggio sulle dirette rivali, riconquista la tanto ambita Serie D. I campionati che si susseguono vedono la Fortis soffrire per rimanere in categoria, addirittura nel campionato 2004-2005 la squadra perde i play out contro la Rondinella. Tuttavia, grazie ai meriti sportivi, la compagine bianco verde viene ripescata. Sicuramente un’altra stagione da ricordare e da incorniciare per la gloriosa società biancoverde è quella del 2005-06, che ha visto la squadra sfiorare la Serie C2, il campionato infatti si è concluso con la Fortis ad un solo punto di distanza dalla Fortis Spoleto.

La squadra ha poi ben figurato nei Play-off, vincendo quelli del proprio girone. Agli spareggi nazionali la Fortis si è fermata in semifinale con il Celano. La Fortis ha avuto poi possibilità di accedere in C2 per la squalifica della Fortis Spoleto, ma problemi societari hanno negato l’accesso al calcio professionistico. La stagione 2006-07 ha visto la squadra biancoverde concludere al quintultimo posto, giocandosi la permanenza in Serie D ai Play-out contro l’Aglianese. Sia ad Agliana che a Borgo San Lorenzo il risultato è stato di 1 a 1, permettendo così alla Fortis Juventus di rimanere in Serie D visto il miglior piazzamento nella stagione regolare.

La stagione 2007-08 vede la squadra biancoverde allenata dall’esordiente, per la categoria, Marco Brachi. Le partenze di due bandiere come Pagliai e Nardoni, e un budget ridotto fanno subito pensare al peggio, ma il lavoro eccezionale della dirigenza, capitanata dal presidente Marcello Banchi, con i tre vicepresidenti Nencioli, Margheri e Giachi (la Triade) coadiuvati dal DS Andreini e dall’allenatore Brachi, e un gruppo di calciatori fortemente unito permettono di ottenere la salvezza addirittura con due turni di anticipo.

Per il nono anno consecutivo la Fortis rimane in Serie D. La stagione 2008-09 sarà quella del centenario. Stagione però che già ad agosto sembra compromessa, con un budget molto inferiore rispetto a tutte le altre squadre del Girone la Fortis sembra già retrocessa ad inizio stagione. Infatti il Girone di andata si conclude con appena 14 punti. La società, nonostante numerose critiche, continua a dar fiducia al Borghigiano Piero Donatini e grazie a degli acquisti mirati la Fortis ottiene 30 punti nel girone di ritorno.

Nonostante tutto per rimanere nella categoria la squadra di Borgo San Lorenzo deve vincere la doppia sfida con la Pontevecchio nel Play Out. In terra umbra la Fortis viene sconfitta per 2 a 1. A Borgo San Lorenzo invece la Fortis si impone per 1 a 0 grazie ad una punizione all’ultimo secondo di Maurizio Figus. La Fortis festeggia così il suo centenario con una salvezza storica.

Il centunesimo anno di vita della Fortis inizia con un cambio dirigenziale, alla vecchia triade subentra una cordata di nuovi dirigenti capeggiata dalla coppia Dori – Bazzani. La carica di DS viene affidata a Franco Manzani. La stagione non inizia nel migliore dei modi la squadra alterna grandi prestazioni (come la vittoria sulla capolista Gavorrano) a prestazione scadenti con squadre di basso rango.

L’acquisto di due attaccanti di peso come Mariotti e Andreini e l’esonero di D’annibale con il seguente ritorno di Roberto Galbiati (l’allenatore della C2) non sembra portare i frutti desiderati. Dopo la sconfitta di 3-0 in quel di Forcoli già partecipare ai Play-Out sarebbe un successo. Il confronto con gli Ultras e il cambio di alcuni giocatori però cambia la direzione del vento e la Fortis grazie a 4 vittorie consecutive riesce addirittura a evitare i Play Out salvandosi con una giornata d’anticipo.

Nel 2012 dopo un campionato di Eccellenza Toscana giocato a ottimi livelli (Brega è capocannoniere con 27 reti, mentre secondo è Iacona con 25) e concluso al secondo posto, partecipa agli spareggi nazionali, perdendo a Frascati 2-0 e vincendo la gara di ritorno per 1-0, ma per la differenza reti viene esclusa dalle finali. Però grazie ad un ottimo punteggio e ai meriti sportivi acquisiti viene ripescata e sale in Serie D.